TEMI

Il lavoro cambia. Da sempre l’economia e la tecnologia, per ricordare due fattori tra i più importanti, segnano la sua trasformazione influenzandone l’organizzazione, sollecitando la costruzione di competenze adeguate, modificando i saperi che ne gestiscono le complesse dinamiche psicologiche, sociali e culturali. Anche il nostro modo di guardare al lavoro cambia, da sempre. Atteggiamenti ed aspettative nei suoi confronti, infatti, mutano nel tempo sulla spinta di nuove visioni e valori che guidano le generazioni. Nel complesso intreccio di questi elementi si collocano l’esperienza del lavoro e il significato che gli attribuiamo, alla cui comprensione ci avviciniamo ricorrendo a categorie di pensiero altrettanto dinamiche. Così come mutevoli sono i luoghi dove questa esperienza si consuma, i tempi che ne segnano i ritmi, gli strumenti che facilitano la sua espressione individuale e collettiva.
Ricercare, descrivere e problematizzare le metamorfosi del lavoro nel tempo, anche per individuare buone pratiche e suggerire raccomandazioni, è la finalità che si pone il Centro di Ricerca della Fondazione Lavoroperlapersona. Una missione che privilegia, da un lato, un approccio interdisciplinare e, dall’altro, filoni di ricerca che sembrano meglio di altri segnalare alcune emergenze del lavoro che cambia, viste con le lenti particolari di ricercatori che sentono vive domande come queste:

  • Quando il lavoro e le sue configurazioni organizzative sono a servizio della persona?
  • Quali caratteristiche e condizioni operative consentono di esaltare la natura umana del lavoro, strumento di realizzazione personale e di crescita comunitaria?
  • Quale fisionomia assumono le fragilità nel mondo del lavoro?
  • Come cambiano nel tempo, di generazione in generazione, valori, atteggiamenti ed aspettative verso il lavoro? Con quali implicazioni per le persone, per le organizzazioni, per la società?
  • Quando e quanto le policy e la regolazione normativa nazionale e internazionale sono coerenti con una visione del lavoro che sia parte integrante del percorso di umanizzazione della nostra vita?
  • Quali condizioni vanno ricercate affinché le leadership che prendono forma rendano possibile la fioritura del lavoro come esperienza politica e di cittadinanza?

Sono evidentemente domande che intercettano alcune tra le questioni più rilevanti che interessano il lavoro, la visione che ne abbiamo, il significato che gli vogliamo attribuire. Sono domande altresì che segnalano – individuandone talune caratteristiche – i filoni prioritari su cui s’indirizza la ricerca della Fondazione per la costruzione e la diffusione di idee e pratiche del lavoroperlapersona centrate sulla produzione di benessere personale e sociale.

Generazioni@Work

Quali sono i fattori che – di generazione in generazione – vengono messi al primo posto dalle persone per essere soddisfatti nel lavoro? Come devono attrezzarsi le organizzazioni per divenire attrattive nei confronti di individui che stanno sviluppando atteggiamenti verso il lavoro, la tecnologia e l'innovazione diversi da quelli dei propri genitori? A cosa devono prestare attenzione leader, imprenditori e manager per sostenere la motivazione nel lavoro delle diverse generazioni e valorizzare il potenziale degli individui? Cosa sappiamo dei Millennials e della Generazione Zeta? In che modo il sistema educativo può aiutare a costruire ponti tra le aspettative dei giovani e le esigenze delle organizzazioni?
Queste sono alcune delle domande con cui sempre più frequentemente ci confrontiamo e alle quali non è facile dare risposte certe. La prospettiva teorica “generazionale", fondata sul presupposto che sia possibile rinvenire similarità nel modo in cui persone collocate nella stessa coorte anagrafica vedono il mondo e traggono significato dalle proprie esperienze, è certamente un approccio utile per cercare risposte possibili a queste domande. Si tratta di un filone di ricerca di grande interesse per la Fondazione Lavoroperlapersona, i cui esiti potranno:
– suggerire a imprese, istituzioni, organizzazioni no profit, ecc. modalità per costruire pratiche efficaci ad attrarre e motivare le nuove generazioni, a valorizzare il contributio di collaboratori di diversa età e disegnare modalità di lavoro capaci di far “incontrare” le generazioni;
– dotare il sistema educativo (scuola e università) di elementi utili a selezionare metodologie e approcci efficaci per valorizzare vocazioni e competenze dei giovani, indirizzando le loro aspettative verso opportunità lavorative che consentano la piena realizzazione personale;
– aiutare giovani e meno giovani a sviluppare una maggiore consapevolezza riguardo il valore della diversità, per assecondare la disposizione reciproca all’ascolto e all’accoglienza come responsabilità.

PAROLE CHIAVE

diversità, aspettative, atteggiamenti, soddisfazione nel lavoro, motivazione, tecnologia, lavoro, generazioni, innovazione, apprendimento, educazione, pedagogia, organizzazione

Fragilità@Work

Il lavoro è anche una risorsa fondamentale per prendersi cura delle fragilità che abitano la nostra società, perché diviene strumento di salvezza, ancoraggio di senso, risorsa utile per vivere. In questa cornice, il lavoro diventa occasione per includere persone potenzialmente ai margini della società e strumento di un welfare disegnato per la persona. Le fragilità nel lavoro ci sono sempre state. Ogni epoca ha le sue, poiché le fragilità sono parte della storia, diventando compagne di vita. L’epoca che viviamo, però, è anche l’epoca della distrazione, che rende più facile non accorgersi delle numerose fragilità che si manifestano nel lavoro. Consapevole di quest’atteggiamento complessivo della società, la Fondazione Lavoroperlapersona è interessata a identificare vecchie e nuove fragilità nei luoghi di lavoro, per riconoscerle e costruire attorno ad esse idee e pratiche che possano farsene carico. Le fragilità infatti, anche se talvolta ci infastidiscono, non vanno silenziate né insabbiate. D’altro canto è la ricchezza stessa della diversità umana che può celare, nel lavoro e nella sua organizzazione, nell’economia e nelle forme del capitalismo più esasperato, luoghi possibili di generazione di fragilità. Basti pensare alle implicazioni che, alimentate da visioni dell’uomo inappropriate, possono derivare dalla ideologia della performance per quanti sono malati o hanno qualche forma di disabilità. Pregiudizi, stereotipi ed egoismi sono capaci di distorcere la realtà del lavoro, generando sofferenza aggiuntiva e aree di marginalità che depauperano la società e l’economia di motivazioni, competenze ed energia. Le fragilità però sono anche altrove, si nascondono per esempio nell’età, nel genere, nell'appartenenza a minoranze, e nella pressione dei ritmi o delle richieste di un lavoro che non rispetta più l’uomo. Delle fragilità invece bisogna farsi carico, occorre prendersene cura anche per il loro valore educativo e pedagogico, perché insegnano a coltivare l’umanità anche laddove la persona si esprime con il lavoro.

PAROLE CHIAVE

diversità, inclusione, malati cronici, disability managment, caring organizations, età, genere, performance, fragilità, minoranze, discriminazione

Cittadinanza@Work

Appartenenza, diritti e doveri, comunità: sono alcune delle categorie con cui da sempre si prova a definire un concetto che, in ambito politico, sta oggi attraversando una delle sue riscritture più radicali, se non una vera e propria crisi, cioè “cittadinanza”. Nel mondo del people management, al contrario, la “cittadinanza”, nella sua veste organizzativa, vive una fioritura interessante, fino a diventare una vera e propria leva strategica: discrezionalità, motivazione, identificazione, altruismo ne sono alcune espressioni. Studiare allora la questione della cittadinanza attraverso la lente del mondo dell’organizzazione rappresenta per la Fondazione Lavoroperlapersona un terreno fecondo per ripensare il senso dell’“abitare”, da cittadini, alcuni luoghi. Almeno per due motivazioni: in riferimento, nello specifico, al “sistema organizzativo aziendale” vuol dire fare i conti con qualcosa che, nella relazione tra persona e impresa, eccede lo scambio economico e una logica meramente contrattualista; per quel che concerne, più in generale, una “comunità politica” può aiutare a ritessere legami e appartenenze non soltanto sulla base di diritti e doveri, ma mettendo in gioco il ruolo dei beni relazionali.

PAROLE CHIAVE

leadership, partecipazione, appartenenza, cittadinanza, motivazione, beni relazionali, comunità, scambio, gratuità

Policy@Work

La dignità della persona è, in modo inequivocabile, la fonte originaria da cui sgorgano le moderne democrazie. Eppure, sentiamo che mai come in questo tempo essa viene maltrattata, umiliata o offesa. Proprio per questo, si impone al pensiero politico e sociale una profonda riflessione sul suo senso, quale attributo naturale e intrinseco di tutti gli uomini, che si riflette in tutte le sfaccettature della vita umana come valore da tutelare in sé o nelle sue specifiche proiezioni individuali, relazionali e di gruppo.
Il Centro di Ricerca EllePì vuole contribuire a questo dibattito elaborando una proposta di politiche e di governo che non si limitino ad una mera tutela della dignità della persona attraverso una serie di “obblighi di astensione”, ma che promuovano le condizioni attraverso cui l’essere umano possa essere in grado di esercitare le sue libertà, perseguire le sue aspirazioni e liberare la totalità del suo potenziale.
In Italia, inoltre, il lavoro è il fondamento della Repubblica (articolo 1 della Costituzione) e uno degli strumenti che consentono all'individuo di realizzare la sua personalità nella società (art. 2 Cost.) e determinare quel principio fondamentale di solidarietà tra persone produttive e più deboli (giovani e vecchi, sani e malati, occupati e disoccupati), tra la società intera e gli ultimi, predisponendo così anche le condizioni per lo sviluppo dello Stato sociale (art. 3 Cost.). E' quindi ciò che mette insieme la sfera privata e pubblica: al variare delle forme e della tutela del lavoro, cambia il modo di pensare e vivere insieme di una collettività.

PAROLE CHIAVE

lavoro, politica, società, politiche, solidarietà, costituzione, governo, dignità, personalismo, Repubblica, diritto, collettività, doveri

COORDINATORE

Paolo Bonini