Fragilità@Work

Una “caring organisation” per facilitare i dipendenti con malattie croniche

La società invecchia e i lavoratori pure. Gli ultimi dati del Rapporto Osservasalute 2018, presentato alcune settimane fa a Roma, confermano che il trend di una popolazione sempre più anziana non si arresterà. Secondo l’Istat, nel 2028 gli over 65 saranno oltre 18,6 milioni, ovvero il 31,1% degli italiani. Le proiezioni sulle cronicità indicano che tra meno di dieci anni, nel 2028, il numero di malati cronici salirà a oltre 25 milioni (oggi sono quasi 24 milioni), mentre i multi-cronici saranno circa 14 milioni (oggi sono oltre 12,5 milioni).

Attenzione però. La questione della cronicità non riguarda solo la popolazione anziana. Una percentuale compresa tra il 4% e il 5% dei soggetti affetti da malattia cronica ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni ed è quindi in piena età lavorativa. Inoltre, secondo l’Istat, le patologie croniche sono più frequenti tra le persone “senior”; tra i 55-69 anni ne soffre il 51,5% della popolazione; in alcuni contesti organizzativi le persone “senior” rappresentano più del 50% dell’organico.

Conciliare lo stato patologico con l’impegno lavorativo e adottare le misure per ridurre l’impatto nei contesti aziendali, al tempo stesso facilitando la vita del dipendente e il suo rapporto con colleghi e organizzazione, è un compito che interroga sempre di più il management e l’HR delle imprese.


Scarica l’intervista completa al presidente Gabriele Gabrielli uscita sulla rivista About Pharma and medical devices di Giugno 2019


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